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I risultati dei primi test su Quattroruote di marzo

 

Quattroruote inaugura una nuova era delle prove su strada, diventando la prima e al momento unica realtà indipendente al mondo a valutare in modo scientifico la funzionalità dei dispositivi di ausilio elettronico (i cosiddetti ADAS, Advanced Driver Assistance System).

A partire dal fascicolo di marzo, in questi giorni in edicola, accanto ai risultati delle classiche prove su strada Quattroruote pubblicherà anche quelli di una serie di test effettuati utilizzando attrezzature all’avanguardia e una metodologia inedita per valutare l’efficacia dei dispositivi di sicurezza avanzati.

L’intenzione è di rendere più realistiche e severe possibili le condizioni d’intervento dei sistemi in esame, valutando ad esempio, come il dispositivo di frenata automatica reagisce se si imbatte in un pedone adulto con passeggino, in un ciclista o in un bambino. Contesti mutevoli che differenziano le prove di Quattroruote anche dai test dell’unico ente ufficiale attualmente attivo, l’Euro NCAP, a cui Quattroruote non desidera sostituirsi bensì essere complementare, svolgendo analisi che come nella sua tradizione editoriale si avvicinano alle situazioni di utilizzo reale.

Con il progetto ADAS, vogliamo creare consapevolezza negli automobilisti, facendo loro comprendere appieno il valore di questi dispositivi” spiega Gian Luca Pellegrini, direttore di Quattroruote, “allo stesso tempo, desideriamo velocizzare il processo di crescita nel campo della sicurezza attiva, fornendo a Case e costruttori elementi aggiuntivi in un campo che promette di divenire dirimente in un futuro imminente”.

Uno strumento d’analisi inedito e importante, quello offerto da Quattroruote sul suo intero sistema di comunicazione, che conferma la propria vocazione di servizio al consumatore e riferimento per l’intera filiera: i risultati dei test sugli ADAS non saranno infatti solo a disposizione dei lettori bensì saranno utilizzati anche dalla compagnia di assicurazioni Generali Italia, partner del progetto con la sua società di servizi innovativi Generali Jeniot, che li utilizzerà per definire in modo più preciso il premio delle polizze.