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Tecnologia rivoluzionaria

La nuova mobilità sarà sempre più connessa e la telematica diventerà la protagonista di questa trasformazione. Italia, USA e Israele portabandiera del cambiamento. 

L’industria telematica, un settore che si avvia a valere oltre 320 miliardi di dollari entro il 2026, è parte importante della trasformazione epocale che sta investendo l’industria dell’auto e la mobilità in generale, e affonda le sue radici molto lontano nel tempo.

Erano gli anni 60 quando, in campo militare, la U.S. Space Force creò il Global Position System, era il 1978 quando venne lanciato il primo satellite Gps del mondo quando Simon Nora e Alain Minc coniarono il termine telematica. 

Da quell’anno le tappe per la costruzione di un settore cardine nella gestione delle nuove auto e delle flotte si susseguono fino ad arrivare ai sistemi di oggi, in grado di monitorare sia lo stato di salute dei veicoli – potendo così attuare una manutenzione predittiva – sia lo stile di guida dei driver.

GR Advisory ha compiuto una ricerca sul mondo della telematica, interpellando tutti i principali protagonisti del settore. Cinque aree di business in grande progresso sono state individuate, vediamo quali sono.

Tecnologia per le assicurazioni (Insurtech)

L’innovazione tech-driven dell’industria assicurativa è una delle rivoluzioni generate dall’impiego combinato di sharing economy, IoT, blockchain, cybersecurity e intelligenza artificiale. L’Italia ha la più alta percentuale di penetrazione di insurtech al mondo ed è il secondo mercato per numero di polizze telematiche dopo gli Usa, con un valore previsto al 2025 di quasi 7,5 miliardi di dollari per le sole auto private.

La telematica giocherà un ruolo importante per offrire una crescente gamma di soluzioni assicurative, come le tariffe basate sul chilometraggio (pay-as-you-drive), soprattutto dopo lo scardinamento dei modelli di mobilità causato dal Covid e dallo smart working.

Gestione dei veicoli commerciali e delle merci

Viasat chiarisce come in Italia la crescita della telematica nel trasporto merci sia in linea con quella europea, che è consistente: +13,4% all’anno, secondo Berg Insights, con i 10,6 milioni di unità connesse del 2019 che dovrebbero diventare 19,9 milioni nel 2024. Apparati tecnologici che, per Continental Automotive, devono aiutare gli addetti al traffico merci a migliorare l’attività degli autisti, partendo, per esempio, dal controllo della Eta (la data stimata di arrivo).

Sicurezza dei veicoli e dei driver

Alla sicurezza dei veicoli, obiettivo ormai consolidato, si affianca quella dei lavoratori, possibile grazie all’utilizzo dei big data per supportare iniziative legislative a tutela di chi utilizza un mezzo aziendale. Un grande effetto sulla sicurezza, a questo proposito, hanno avuto le normative legate all’utilizzo del tachigrafo, per le quali la telematica ha messo a disposizione piattaforme per il controllo delle infrazioni e per verificare e pianificare la disponibilità di autisti. Anche l’impiego di supporti a chi è al volante, quali piccoli display di driver coaching e dashcam esterne, secondo l’esperienza diretta di Continental, ha permesso di migliorare notevolmente lo stile di guida e di ridurre gli incidenti. 

Transizione energetica e riduzione delle emissioni 

La rivoluzione ecologica è ancora nella fase iniziale, ma l’UE ha ben delineato la roadmap per la necessaria riduzione della CO2. Secondo un sondaggio di GR Advisory realizzato su un consistente gruppo di fleet manager italiani, il 55% degli interpellati ha definito degli obiettivi di riduzione delle emissioni e il 30% auspica anche una diminuzione dei consumi. Tuttavia, ben l’80% dei gestori di flotta si affida ancora alle misurazioni dichiarate dai costruttori e appena il 20% si avvale di soluzioni telematiche per monitorare le emissioni effettive dei veicoli.

Digitalizzazione dei processi gestionali

Octo Telematics prevede che nel 2030 oltre il 60% dei veicoli avrà a bordo sistemi di connessione V2X (vehicle to everything) che renderanno possibile un veloce scambio dati tra piattaforme, infrastrutture stradali e mezzi stessi, grazie anche alla maggiore capacità della rete 5G. Pure la progettazione dei veicoli sarà orientata a garantire un’esperienza unica integrata, una rivoluzionaria relazione tra utente e veicolo che permetterà alle aziende di offrire soluzioni alternative per la mobilità, anche grazie alla partecipazione di nuovi attori.

 

In collaborazione con Fleet&Business.